La gravidanza è un periodo speciale nella vita delle donne durante il quale si prendono scelte consapevoli, grandi o piccole che siano. È anche un momento di attenzione alla propria salute, prima di concentrare le proprie energie solo sul piccolo.
Ho sentito dire che in gravidanza il Calcio dei denti della mamma viene usato per costruire le ossa del nascituro. Quindi i denti della mamma si rovinano?
I denti di un adulto non scambiano ioni Calcio con il circolo sanguigno, quindi non vengono indeboliti nella loro struttura a favore della costruzione delle ossa del bambino. Durante la gestazione i denti si possono danneggiare per la carie e la malattia parodontale, che sono entrambe patologie causate dai batteri.
Con una adeguata prevenzione igienica e alimentare e i controlli periodici dal dentista queste situazioni possono essere evitate oppure tenute sotto controllo. Nella gestazione variano i livelli ormonali, aumentando gli estrogeni e il progesterone che provocano un aumento dellʼ infiammazione delle gengive e delle mucose orali in presenza di batteri.
Per questo si consiglia l’igiene professionale in studio ogni 6 -10 mesi a seconda del caso, che si può fare senza problemi in qualsiasi momento della gravidanza.
Senza aspettare sintomi, durante i nove mesi di gravidanza è consigliabile recarsi dal dentista per valutazione e controllo igienico. Ovviamente in caso di dolore, gonfiore gengivale, sanguinamento o qualsiasi altro disturbo della bocca è necessario richiedere subito una visita. In generale le cure non urgenti e rinviabili (per esempio lʼ intervento chirurgico per estrarre un dente del giudizio che non fa male) vengono programmate dopo la gravidanza. Tutto il resto (detartrasi, otturazioni, terapie endodontiche e estrazioni) possono essere eseguite in gravidanza.
È possibile eseguire lʼ anestesia locale per effettuare cure odontoiatriche senza dolore. In generale si possono assumere quasi tutti i tipi di antibiotici, mentre come farmaco antinfiammatorio e antidolorifico è consigliato solo il paracetamolo (es:Tachipirina).
Lʼ assunzione di qualsiasi farmaco non può essere unʼ iniziativa personale, ma deve essere soggetta tassativamente al controllo dei medici curanti. Si possono eseguire radiografie, il fascio di radiazioni “illumina” solo i denti su cui è orientato, per poi disperdersi allʼ istante. La dose è bassissima, praticamente nulla a livello dellʼ utero. La paziente deve comunque sempre segnalare lo stato di gravidanza (o la possibilità che sia in atto) allʼ odontoiatra, che potrà così rinviare indagini radiodiagnostiche non strettamente necessarie in quel momento.
Avere una bocca sana significa difendere anche la salute futura del proprio bambino. È infatti dimostrato che la predisposizione del bambino verso la carie dipendono in buona parte dalla trasmissione dei batteri dalla madre al neonato. Bisogna quindi curare tutte le infezioni dentali e gengivali prima che nasca.
Una mamma con una bocca sana crescerà più probabilmente un bimbo con una bocca sana.