Con l’ortodonzia posturale si possono scoprire e curare diverse patologie. Si sa, per esempio, che un cattivo funzionamento del diaframma respiratorio, dall’asma bronchiale all’ipertrofia tonsillare, può riflettersi sulla funzione della lingua, connessa in modo stretto con il sistema masticatorio
Se il trattamento ortodontico considerasse solo la bocca, si andrebbe a innescare un meccanismo di adattamenti lungo tutto il corpo, che alla lunga potrebbe creare sintomi sistemici.
I denti hanno connessioni profonde anche con le funzioni viscerali addominali ed endocrino emozionali. Oltre al posturologo, ecco dunque che possono comparire altre figure di professionisti che affiancano il dentista: optometrista, logopedista, osteopata, nutrizionista.
Con questo approccio olistico ci sarà una diagnosi completa e precisa e una cura altrettanto definitiva per le diverse patologie.

L’ortodonzia ha come obiettivo quello di riposizionare correttamente le arcate dentarie, rieducare i muscoli di cranio-collo-spalle e di guidare le ossa mascellari e l’intero soma verso una crescita equilibrata e armonica.
Per fare questo è necessario una accurata diagnosi globale, con:
– foto posturali con il filo a piombo;
– analisi dell’appoggio podalico con il podoscopio;
– foto extraorali;
– foto intraorali;
– modelli gnatostatici della bocca;
– analisi dei movimenti del cranio;
– analisi della deglutizione e della mobilità dell’osso ioide;
– analisi dei movimenti della bocca;
– palpazione dei muscoli cranici e dell’articolazione temporo-mandibolare.